Appassionato da sempre di calcio (Roberto Baggio su tutti), musica (Venditti e Guccini) e cinema, fortunato nell'aver trasformato la passione del gioco e della psicologia in lavoro, Maurizio Roveri oltre che scrivere racconti e poesie, non rinnega il passato: prima dell'iscrizione alla facoltà di Psicologia, che in seguito gli permetterà di divenire un operatore-educatore, ha conseguito la maturità scientifico artistica. E' quindi negli anni del liceo che si appassiona all'arte (più di ogni altro periodo lo attrae il romanticismo tedesco). Qui sono ritratte alcune opere astratte nate dall'utilizzo di materiali di riciclaggio (legno, cartone, vinile) miste a elementi poveri (sale caffè pepe).